Il mercato immobiliare logistico procede a gonfie vele, nonostante la pandemia

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Il mercato immobiliare logistico procede a gonfie vele, nonostante la pandemia

Il forte impatto della pandemia non rallenta il mercato immobiliare logistico, che si riconferma – anche nel secondo semestre del 2020 – in ottima salute (ma con performance nettamente migliori registrate al Nord Italia). La fotografia del nostro Paese ci è fornita dal Borsino Immobiliare della Logistica, per questa edizione redatto in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca interno di World Capital e Nomisma.

 

Qualche numero

Quello scorso è stato un anno difficile anche per gli operatori della logistica, chiamati a far fronte a nuove e rinnovate esigenze dei consumatori, così come a un generalizzato aumento degli acquisti sul web. Il report del Borsino Immobiliare della Logistica (con numeri e dati riferiti al secondo semestre del 2020), però, parla chiaro: il mercato gode di buona salute, nonostante l’inevitabile peso della pandemia. A rivelarsi particolarmente interessante è un dato nello specifico: le trattative chiuse entro l’anno solare sono arrivate a toccare la soglia record del 95%. Più nel dettaglio, il 58% delle trattative si conclude addirittura nell’arco di otto mesi, mentre il restante (38%) viene portato a termine entro otto – dodici mesi.

Gli spazi più richiesti

Durata delle trattative a parte, anche il numero concerne le metrature dei capannoni si rivela particolarmente interessante: i tagli più desiderati dagli operatori logistici sono le superfici comprese tra i 5mila e i 15mila mq, pari al 38% del totale degli intervistati. Poi, il 33% delle richieste va a riguardare gli spazi con misure superiori ai 15mila metri quadri, mentre per quelli di 5mila mq o inferiori, la richiesta si aggira intorno al solo 29%. Infatti, si legge nel report, vi è un netto incremento nella ricerca di spazi di grandi dimensioni rispetto all’anno precedente (+38%).

E riguardo gli sconti?

Un altro dato estrapolato dal report di World Capital e Nomisma è quello riguardante le richieste di sconto sulle tariffe di locazione. Per il 67% dei casi vengono applicati sconti che si aggirano tra il 10% e il 20%. Un tasso di sconto inferiore al 10%, invece, è stato utilizzato in una minoranza di casi (solo il 22%), mentre ancora più rari sono stati gli sconti superiori al 20% (11% dei casi).

La situazione zona per zona

Come detto, il mercato immobiliare logistico italiano permane comunque in una situazione di innegabile vivacità. Dal Borsino, però, è possibile notare differenze di tipo geografico, che posizionano il Nord Italia al primissimo posto nazionale per quel che riguarda i canoni di locazione medi: quest’ultimo è trainato da due poli, Milano e Genova (il primo con un minimo di 53 euro al metro quadrato e un massimo di 60), seguiti dal Centro Italia, in cui dominano Prato e Firenze (quest’ultima con un canone di locazione medio massimo di 72 euro al metro quadro).

Per quel che riguarda l’Emilia-Romagna, al primo posto per costi di canone troviamo il capoluogo Bolognese, grazie alla sua media che si aggira tra i 45 e i 53 euro a metro quadro.

I valori, in definitiva, confermano un settore immobiliare ormai stabile, in grado di presentare canoni in leggero rialzo per gli immobili di nuova costruzione.

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